Smettere di fumare può ridurre lo sviluppo ulteriori danni ai polmoni e migliorare la funzione polmonare.
La capacità dei polmoni di riparare i danni causati dal fumo dipende dalla gravità e dalla durata dell'esposizione al fumo, nonché dalla suscettibilità genetica e da altri fattori individuali. È importante notare che molti dei danni causati dal fumo sono irreversibili, ma smettere di fumare può rallentare ulteriori danni e migliorare la funzione polmonare complessiva.
Quando si smette di fumare, i polmoni iniziano a guarire gradualmente nel corso del tempo. Le prime settimane e i primi mesi dopo aver smesso di fumare possono essere accompagnati da sintomi di disintossicazione come tosse, espettorato e difficoltà respiratorie. Nel lungo termine, smettere di fumare può ridurre il rischio di sviluppare ulteriori danni ai polmoni e può migliorare la funzione polmonare.
SÌ!
Grazie ad alcune cellule presenti negli stessi polmoni dalle quali potrebbero crescere nuove cellule sane in grado di sostituire quelle danneggiate dal fumo. Lo sostiene una ricerca condotta dal Wellcome Trust Sanger Institute e dall'University College London: nello studio, pubblicato su Nature, sono state esaminate le cellule prelevate dalle vie aree di fumatori ex fumatori e non fumatori e sono emersi due dati. Il primo è la conferma che la maggior parte delle cellule dei fumatori presentano alterazioni genetiche i grado di scatenare il tumore ai polmoni.
Il secondo, invece, è stata la scoperta di alcune cellule rimaste illese dai danni del fumo e in grado di generarne alti geneticamente sane che vanno a rimpiazzare quelle lese da anni di tabacco.
I ricercatori, però, raccomandano cautela: il loro studio si è concentrato solo sulle vie aeree principali e non su strutture più piccole come gli alveoli, dove arriva l'ossigeno dall'aria che respiriamo. Il consiglio è comunque sempre lo stesso: meglio smettere di fumare il prima possibile.
